Il Coaching

Credo nel principio per cui un individuo può essere considerato forte quando sperimenta un intenso contatto con sé: conosce le proprie risorse, sa come utilizzarle e decide di farlo per raggiungere quegli obiettivi che gli conferiscono il senso della propria realizzazione.

Il contatto di cui parlo è il primo abilitatore di scelte che hanno due caratteristiche essenziali: risuonano tanto con l’essere, quanto con l’ambiente (e la sua organizzazione).

In tal modo può costruire il futuro che davvero corrisponde al tutto del quale fa parte.

Il vero scegliere, le decisioni che poi di solito chiamiamo coraggiose, cioè figlie di una manifestazione di autentico potere personale, in fondo, nascono sempre dal pieno riconoscimento di una corrispondenza significativa tra interno ed esterno.

Spesso si descrive il coaching come un approccio utile a perseguire obiettivi, personali ed organizzativi. Si tratta di un’idea che contiene una verità, ma non esaurisce, né rappresenta del tutto, l’approccio del coaching che offro.

Gli obiettivi orientano il lavoro che coach e coachee svolgono insieme, segnando una direzione verso cui tendere.
Il grande valore di tale modo di procedere sta tuttavia nella scoperta di quanto emerge durante il percorso. E’ tale scoperta ciò che solitamente poniamo sotto il nome di "potenziale umano".

Se c’è infatti un bisogno che pur con infinite forme ed espressioni, converge poi verso un’unica natura, questo è l’entrare in contatto con i nostri talenti, le qualità che profondamente ci appartengono e, in ultima istanza, ci definiscono, con la nostra missione o ragion d’essere o, come la chiama qualcuno, con la nostra soul signature.
Quasi sempre alla fine scopriamo di possedere già quelle competenze e di conoscere già le strategie e gli approcci che, naturalmente, ci permettono di eccellere. Scopriamo appunto ciò che "in potenza" già siamo.

Esiste qualcosa che meglio definisce il processo del diventare forti ?

Il mio coaching lavora al servizio di tale processo, verso il riconoscimento del potenziale personale e professionale e di come portarlo a terra per conseguire i risultati, concreti e tangibili, cui individualmente e collettivamente siamo chiamati e che davvero sentiamo di voler raggiungere.

Le mie specialità di Coaching

• Executive Coaching

  Per le sfide tipiche dei manager di vertice, i board members, i professionisti top di vari settori, gli imprenditori e i loro più stretti collaboratori.

• Business Coaching

  Per manager, responsabili di unità, di funzione e di team, alti potenziali, individui che affrontano transizioni significative nell’assunzione di nuovi ruoli e posizioni aziendali.

• Personal Coaching

  Per individui che a vari livelli hanno temi personali connessi a fasi di vita, transizioni cruciali, esperienze private che necessitano di integrazione e progettazione di un nuovo futuro.

• Team Coaching

  Per team funzionali o di scopo interessati a sviluppare modalità efficaci ed efficienti di cooperazione, verso il raggiungimento di performance migliori e una più definita coesione interna.

• Group Coaching

  Per gruppi di persone che possono condividere tanto l’appartenenza a un team, quanto la semplice comunanza di alcune funzioni, esperienze o obiettivi, ma il cui focus è primariamente lo sviluppo a livello individuale.

• Shadow (o Observational) Coaching

  Per individui a qualunque livello organizzativo o anche al di fuori delle organizzazioni che desiderano godere di feedback diretti e circostanziati basati sull’affiancamento diretto del coach.

• Coaching sistemico

  Per tematiche profondamente legate a dinamiche sistemico/organizzative, in cui la considerazione degli elementi del contesto e la loro reciproca interazione e influenza sono essenziali.

Il Metodo FUTURE

Vantando ormai oltre 25 anni di storia, il metodo FUTURE è stato originariamente sviluppato in Austria dal genio di Wolfgang ed Helga Stabentheiner, che hanno integrato in modo del tutto originale concetti di varie provenienze e approcci: aspetti della psicologia umanistica da Maslow in poi ed in particolare la tendenza attualizzante rogersiana, la psicologia del profondo di Jung, elementi di Gestalt e filosofie orientali, applicativi della kinesiologia. Ulteriori spunti di rilievo provengono dalla psicosintesi di Assagioli, dalla psicologia transpersonale e dalla pedagogia della Montessori.

Il metodo offre una gamma di strumenti complessi e allo stesso tempo estremamente differenziati per accrescere le risorse non ancora scoperte di individui, gruppi di persone e aziende. All'avanguardia e in continua evoluzione grazie ai contributi di numerosi trainer che in tutto il mondo lo arricchiscono sulla base dell'esperienza e della pratica diretta, è utilizzato per sostenere processi di trasformazione a qualsiasi livello, aziendale e personale, al fine di generare una nuova qualità dell'organizzazione e dell'individuo che sviluppano se stessi.

Al metodo FUTURE negli anni ho affiancato studi ed esperienze nel campo del coaching sistemico e una duplice specializzazione basata sulla fusione originale di quelle che considero le metodologie più efficaci nell’ambito del Team e Group coaching e del coaching di osservazione (o Shadow Coaching come spesso viene definito).

La Consulenza e la Facilitazione

Come professionista dei processi di sviluppo individuale e organizzativo affianco spesso clienti che fronteggiano la sfida di decisioni importanti per le loro vite e le loro aziende.

In alcuni casi mi si chiede non solo di agire come coach, ma di portare anche la mia expertise nella costruzione e implementazione di processi organizzativi o nella gestione di transizioni cruciali, tanto a livello personale, quanto aziendale. Agisco in tali circostanze come consulente di processo con lo scopo di realizzare design organizzativi efficaci, supportare la gestione delle fasi di un cambiamento o l'implementazione di un progetto innovativo in cui il fattore umano e quello strategico sono essenziali e reciprocamente influenti.

Nell'approccio della consulenza di processo che seguo, tutti gli interventi sono sempre costruiti insieme al cliente, in una relazione nella quale il consulente contribuisce attraverso l’apporto che gli è più congeniale, quello del metodo e della visione esterna, e il cliente, opportunamente facilitato, partecipa alla co-costruzione del progetto portando la conoscenza di sé e della propria struttura.

Facilitare è un termine chiave: la facilitazione di un gruppo o team, talvolta anche di grandi popolazioni aziendali, è quel processo volto al raggiungimento di determinati obiettivi organizzativi garantendo il bilanciamento tra una partecipazione diffusa e i risultati attesi. Uso in tale veste di facilitatore alcune delle più raffinate e consolidate tecnologie di partecipazione (ToP - Technology of Participation, dell'Institute of Cultural Affairs) riconosciute dalla IAF (International Association of Facilitators).

Partnership & Associazioni

Mi presento qui come libero professionista, ma considero la mia forza residente nel saper far squadra, costruendo reti di alleanze sinergiche e funzionali ai miei progetti, come alla mia crescita umana e professionale.
Perché se "essere" è il lavoro di una vita, "essere insieme" è probabilmente la sfida di una vita.

Apprendo e vengo stimolato di continuo dai miei clienti e dai tanti incontri che sono grato di avere.
Mi piace restituire in CoachingTouch ciò da cui sono stato più toccato: alcune riflessioni, scoperte e trend, nati dall’ascolto e dall’osservazione.